top of page

BIOGRAFIA

Stefano Puleo

Nasce il 29 maggio 1950 ad Acitrezza, borgo marino in provincia di Catania.

La sua infanzia è stata gioiosa, ricca di una libertà regolata e serena.

La sua, è una famiglia piccolo-borghese, il padre si dedica, per un certo periodo alla politica, conseguendo la carica di sindaco del Comune di Acicastello, di cui è frazione il paese di Acitrezza.

Ama giocare fra gli scogli di Acitrezza e trascorre molto del suo tempo tra i pescatori che rammendano e ammassano le reti. Aspetta sempre l’approssimarsi della primavera, quando nel piccolo cantiere di barche, in riva al mare, giungono dei pittori che decorano le barche pronte per il varo all’inizio della stagione estiva. Usano smalti con colori vivaci, ne è affascinato, rimane ore ad osservarli. Il suo gioco preferito è raccattare i barattoli vuoti e con un piccolo ramoscello secco estrarre delle tracce di colore, realizzando dei disegni su vecchie tavole.

Nel 1962 si trasferisce con la famiglia a Catania.

A 14 anni si iscrive al Liceo Artistico della stessa città.

Fin dal primo momento ebbe chiara coscienza che doveva migliorare le sue capacità tecniche – grafiche, la città presenta rari eventi culturali specifici tali da stimolare il suo interesse. Visita spesso la biblioteca comunale, comincia a studiare le opere grafiche dei maestri del Novecento, dà inizio ad una serie di disegni per migliorare il suo segno, ogni soggetto lo attrae, si manifesta in lui la voglia di fare arte.

Nel 1965 lavora in uno studio al piano terra di via Crociferi a Catania, in convivenza con altri tre suoi amici, un pittore, un architetto e un grafico. Inizia a realizzare i primi dipinti e le prime

sculture. Sente che le sue prime opere pittoriche sono ancora acerbe ed ingenue, avvia, quindi, un periodo di grande lavoro per migliorarsi, ignorando spesso, i comportamenti corrispondenti alla vita di un adolescente.

Risale al 1966 il suo debutto artistico, esponendo in mostre collettive e partecipando a numerosi premi in Sicilia. Sente, la necessità di approfondire il livello delle sue capacità tecniche pittoriche.

Utilizzando il denaro guadagnato dalla vendita di alcuni disegni, nel periodo delle vacanze estive, decide, coinvolgendo la madre, di viaggiare per visitare mostre e musei in varie città in Italia.

 Il 1968 è l’anno in cui inizia in Italia la stagione della contestazione giovanile, di lotte e conflitti sociali, ne viene coinvolto, comincia a trattare temi sociali.

 Nel 1971 ottenuto il diploma di maturità artistica, volendo estendere la sua visione dell’arte, inizia a visitare diverse capitali europee. Studia ed osserva con molta attenzione i maestri espressionisti ed i fauves. Ha bisogno di trovare conferme per il suo lavoro. Si trasferisce da solo in uno studio più spazioso.

 Massacro - 1977 - (coll. priv.)
 L'abbraccio - 1987 - (coll. priv.)
L'accidia - 1988 - (coll. priv.)
La gola - 1988 - (coll. priv.)
Nudo sdraiato con calze rosse - 2017 - (coll. priv.)

Dal 1968 alla metà degli anni Settanta, l’ispirazione la ricava nella realtà sociale, senza inutili concessioni alla fantasia. Donne depravate, uomini politici dalla faccia di gomma, sensi perduti nel carnaio delle passioni, figure umane dai volti deformati e grotteschi. Usa forme semplici e colori puri per ottenere una maggiore forza espressiva.

Fino alla fine degli anni ’70, avverte la necessità di far conoscere il suo lavoro e confrontarsi con il mercato. Inizia a viaggiare in Italia, portando i suoi lavori arrotolati sotto il braccio. Visita le gallerie, incontra galleristi, altri artisti, mercanti d’arte. Stabilisce rapporti di lavoro e di amicizia con alcuni di loro.

Nel 1974 viene nominato “assistente alla cattedra di Discipline Pittoriche” presso il Liceo Artistico di Catania.

Negli anni che vanno dalla metà degli anni Settanta alla metà degli anni Ottanta, varia la costruzione dei dipinti. Realizza una serie di pitture molto espressive, fino al grottesco, espressioniste. Il colore è estremamente solare, usa toni di giallo ed ocra, il disegno esaspera l’anatomia, fino a deformare i volti nell’espressione del furore e del grido. Dà vita ad un ciclo di dipinti di grande dimensione, sul romanzo “I Malavoglia” di Verga, fra i più importanti “L’attesa della Provvidenza” e “La Pesca notturna”.

Nel 1980 Giuseppe Fava, noto scrittore, giornalista, ucciso da “Cosa nostra” nel 1984, lo invita a collaborare alla redazione del “Giornale del Sud”, quotidiano contro la mafia, realizzando disegni di satira politica e satiro grotteschi per la testata.

Ottiene la cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Catania.

Dalla metà degli anni Ottanta la sua pittura ha una svolta, con una vera e propria rifondazione mitografica che mette al centro del mutamento nelle figure, la gioventù e la bellezza, diversamente da quelle dei primi anni Ottanta. Cura la costruzione dell’immagine, dipinge cercando di educare e sviluppare la solarità con regole anche molto rigorose, tali che se un tono è sopra o sotto anche di una frazione minima di luce, quel colore fuori tono, fa saltare tutta l’immagine. Fa’ sue le parole di Matisse: “Senza dubbio, bisogna dipingere come si canta, senza costrizioni. L’acrobata esegue il suo numero con disinvoltura e facilità. Ma non perdiamo di vista il lungo lavoro preparatorio che gli ha permesso di raggiungere questo risultato. Lo stesso succede in pittura. La presa di possesso dei mezzi deve passare dal conscio all’inconscio attraverso il lavoro, e allora si arriva a questa impressione di spontaneità”. Questo è un periodo in cui subisce una evoluzione di capitale importanza per capire le tappe successive e l’insieme generale del suo lavoro. Viene evidenziata la sua influenza dei Fauves, soprattutto nei paesaggi e contraddistinto dal predominio di nuovi colori più dinamici, più ottimisti e più sereni.

Nel 2010 viene invitato a far parte del “Movimento degli Arcani” fondato dal critico d'arte Paolo Levi. Mostre del movimento, vengono organizzate in Italia, Europa e negli Stati Uniti.

Dal 2020 l'artista è rappresentato dalla HJ Art Gallery di Londra.

Nel 2023 inizia a collaborare con la Galleria HECTOR DIAZ in Messico.

 

.

Stefano Puleo

P. IVA 01122350877

©Stefano Puleo - Tutti i diritti riservati
G-X7LPN1R74R
bottom of page